Comunicare il DPO
Il Regolamento Europeo 679/2016 obbliga le organizzazioni che hanno un DPO a comunicarne il nome al Garante. Per farlo è a disposizione un comodo modulo online. Questa misura del GDPR è stata prevista per permettere all'autorità di contattare in modo facile e diretto il Data Protection Officer e avere con lui un dialogo in caso di necessità.
In caso di violazioni
Quando si registrano violazioni della privacy, per esempio con telefonate a cui non è stato prestato il consenso, qualunque cittadino può utilizzare un modello scaricabile ed esercitare i propri diritti presso il responsabile del trattamento in questione. L'interessato potrà comunque rivolgersi direttamente al Garante per un reclamo, una segnalazione o un ricorso.
Se si opta per un reclamo, si dovranno pagare 150 euro a titolo di diritti di segreteria e si otterrà dal Garante un’istruttoria preliminare e un eventuale procedimento amministrativo.
La segnalazione, invece, è gratuita e finalizzata a sollecitare l’esercizio dell’attività di controllo. L'autorità potrà poi decidere se procedere o meno.
Il ricorso, infine, è definito dall’articolo 7 del General Data Protection Regulation e può essere presentato in caso di "tardiva o non soddisfacente risposta del titolare o del responsabile". Per effettuare un ricorso si dovranno pagare 150 euro a titolo di diritti di segreteria, spesa che potrà essere compensata in caso di giusti motivi. Importante: in caso del ricorso è prevista la possibilità di chiedere o subire la condanna alle spese del procedimento.