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8 settembre 2023. Parma. 240 partecipanti. 7 ospiti di altissimo livello. Una location spettacolare, l’Auditorium Paganini di Parma (e non lo dico solo io che l’ho scelta, provate a chiedere a chi c’era…). Networking. Scambio di competenze. Convivialità. Anche questa quinta edizione del GDPR Forum, l’evento annuale sponsorizzato da PrivacyLab, è stata un successo.
È stata un successo perché ha riunito professionisti e aziende apparentemente agli antipodi: da una parte DPO e Consulenti privacy, dall’altra responsabili marketing, agenzie web e social.
Un evento che riunisce “universi paralleli” (o quasi)
Finalmente vedo che le cose stanno cambiando. Finalmente si inizia a dialogare, perché non possiamo più permetterci di lavorare da soli, nel nostro angolino, in miniera, col nostro piccone a scavare... senza accorgerci che siamo tutti parte di un sistema complesso.
È il motivo per cui abbiamo scelto di incentrare l’evento su alcuni temi caldi – e comuni – ai due mondi, GDPR e marketing: la gestione dei consensi o, meglio, delle finalità, le implicazioni dell’Intelligenza Artificiale nelle attività di marketing, i trattamenti di dati personali sempre più invasivi e aggressivi. E siamo partiti da una domanda: come operare bilanciando opportunità e diritti fondamentali? Si può fare? Gli interventi della giornata hanno dimostrato che, sì, è possibile. Non è facile, non è veloce, ma si può fare. Si deve fare.
Gli ospiti e gli interventi della seconda edizione del GDPR Forum
Anche quest’anno, abbiamo avuto il piacere di avere sul palco ospiti di grandissimo rilievo per un confronto aperto sui temi caldi del momento, con uno sguardo al futuro e al presente, alle evoluzioni che ci aspettano e a quelle che già ci stanno travolgendo.
Di nuovo o per la prima volta, sul palco con me (e la mia spada laser):
- Agostino Ghiglia, Componente del Garante per la Protezione dei dati personali, ha parlato del ruolo dell’autorità Garante nel formare e aiutare le aziende alla consapevolezza, nella scelta degli strumenti e delle strategie possibili nei trattamenti effettuati durante attività di marketing.
- Marco di Luzio, Direttore Marketing di Tinexta Cyber, in un dialogo a tu per tu con me su: l’ufficio marketing e i DPO, un muto che parla ad un sordo? Metodologie di convivenza e strategie possibili.
- Umberto Rapetto, Presidente dell'Autorità Garante Privacy di San Marino e Generale della Guardia di Finanza. Il tema del suo intervento? “Davide contro Golia. Come l’affermazione “IS TOO BIG” non sia più veritiera”.
- Riccardo Pirrone, CEO di KirWeb & Presidente dell’Associazione Nazionale Social Media Manager & Social Media Manager di Taffo Funeral Services, ha esplorato i trattamenti effettuati da due “perfetti sconosciuti”: Social Media Manager e Influencer.
- Roberto Pala, CEO & Founder di Queryo, con un intervento su: le agenzie marketing. La necessità di consapevolezza delle cogenze per riuscire a ottenere un equilibrio tra risultati, opportunità e strumenti.
- Camilla Temperini, Direttore Legale Sicurezza e Ambiente di Gruppo - Azienda Veneziana della Mobilità spa, ha approfondito la gestione dei consensi: tra pregiudizi e comportamenti sconsiderati.
La complessità si affronta insieme
Il tema che, sottotraccia (ma neanche troppo!), ha toccato tutti gli interventi del GDPR Forum 2023 è la complessità, che va affrontata condividendo le competenze. Da una parte, il mondo GDPR e privacy, dall’altra, i tecnici del web e dei social. Al centro, il titolare del trattamento, nella forma dell’ufficio marketing. Tre universi che dovranno confrontarsi sempre di più, perché ci aspetta un futuro in cui nessuno potrà remare da solo, in cui dovremo dirigere il timone verso una rotta ben chiara. Non navigare a vista, come sulla zattera della Medusa, nella speranza che accada qualcosa…
Dobbiamo lavorare insieme e ciascuno dovrà metterci del suo.
Chi si occupa di privacy e GDPR dovrà comprendere veramente le dinamiche delle attività sul web: non fermarsi alla superficie, ma guardare cosa si fa, mettere le mani in pasta, altrimenti ci si limita alla confezione e non si guardano gli ingredienti… E come fai a giudicare se il risultato è buono solo perché è tutto bello zuccherato e infiocchettato?
Anche il mondo marketing dovrà approfondire sempre di più il suo approccio alla compliance e chiedersi: qual è la finalità di questo trattamento? Si può fare, non si può fare? Meglio chiedere al DPO? Quando chiedere al DPO? Fermarsi un attimo prima di impastare dati senza sapere cosa si sta facendo.
Infine, le aziende, che per lavorare in ottica di compliance, devono sapere come scegliere i propri responsabili esterni e consulenti.
Semplice? No.
Possibile? Sì.
Lavorando insieme, confrontandosi, senza paura di censure da una parte o di eccessi dall’altra è possibile cavalcare lo tsunami tecnologico che ci sta travolgendo. Soprattutto, il cambiamento sarà possibile se smettiamo di guardare solo al consenso – acquisisci il consenso e poi fai tutte le sporcaccionate che vuoi… non funziona così…. - e spostiamo lo sguardo più in là, alle finalità. Non alla prima riga del perimetro, ma all’obiettivo che vogliamo raggiungere, al come lo vogliamo raggiungere e perché.
“Così come quando si va in bicicletta non bisogna guardare la ruota ma la strada dinnanzi a sé (altrimenti si cade o si va a urtare contro qualcosa), analogamente quando si parla di trattamenti non bisogna guardare i consensi ma le finalità.”
Bene. Hai visto di cosa abbiamo parlato.
Forse volevi partecipare, ma non ce l’hai fatta…
Su Raise Academy trovi le interviste ai relatori e le video pillole dell’evento.
Questo è solo un assaggio!
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